«Che fai a Capodanno?» la domanda che tutti temono e molti odiano ma che già da metà novembre arriva puntuale e sicura come la telefonata del commercialista che ti ricorda di pagare le tasse. Le reazioni possono variare da un irrefrenabile istinto di lanciare l’albero di Natale più vicino ad un’insana voglia di piangere a dirotto mugugnando tra le lacrime “Non lo so!!”. Onestamente non ho mai conosciuto nessuno che abbia risposto con vero entusiasmo a questa domanda. Tranne una categoria di persone nella quale rientro da quando sono adolescente: i lavoratori delle feste. Il lavoratore delle feste sa cosa dovrà fare e, soprattutto, sa che non sarà costretto a divertirsi secondo il diktat sociale. Ma poi, alla fine, si diverte sempre.
Da guida turistica, infatti, per me il Capodanno è ancora più piacevole perché c’è sempre qualche bel gruppo che decide di trascorrere in Tuscia il passaggio dal vecchio al nuovo anno. Generalmente si consiglia di prevedere almeno quattro giorni di permanenza, dal 30 dicembre al 2 gennaio: in questo modo si possono visitare i luoghi più belli del nostro territorio senza sacrificare nulla, né i preparativi per i festeggiamenti, né il relax post-festeggiamenti.
Ovviamente non possiamo dimenticare un aspetto importantissimo della vacanza: buon cibo e buon vino per donare calore al corpo e allo spirito. Sono dunque previsti lauti pasti nei migliori ristoranti del territorio, testati dalla mia personale golosità.
Hotel in riva al lago, agriturismi in collina, bed&breakfast negli incantevoli centri storici della Tuscia saranno i luoghi ideali per soggiornare e festeggiare nel migliore dei modi l’arrivo del nuovo anno. E poi come non godersi un bagnetto notturno alle terme? Il Bagnaccio, il Bullicame, le Piscine Carletti, le Masse di San Sisto, le Terme dei Papi, le Terme Salus vi aspettano per offrirvi coccole rilassanti e benefiche.
Terme di Viterbo |
Dulcis in fundo, gli eventi che maggiormente caratterizzano il periodo delle Feste: i presepi viventi. La Tuscia offre ambientazioni naturali davvero suggestive: quelle che un tempo erano antiche tombe scavate nel tufo, per l’occasione si trasformano in scenografie per la rievocazione della Natività e dell’antica Betlemme, popolata di figuranti immersi in un’atmosfera unica, tra le luci delle fiaccole e musiche di scena. I più famosi presepi viventi della Provincia sono quelli di Civita di Bagnoregio, Sutri, Corchiano, Tarquinia, Calcata, Chia e Orte.
Presepe vivente a Sutri |
In Tuscia, insomma, vi aspetta un Capodanno ricco e diverso dal solito, le proposte sono tante e, da non sottovalutare in questo periodo di crisi, le tariffe sono contenute, così anche il vostro portafoglio sarà contento!
Non esitate a contattarmi per maggiori informazioni, suggerimenti, consigli per organizzare il vostro Capodanno in Tuscia.
non dimenticare il presepe vivente di Vetralla, che ha piu di 20 anni e si tiene nel borgo antico sotto casa mia, Via Vecchia, Piazzetta del Sole.
È vero! Grazie per la segnalazione, Mary Jane!