Tra le varie esperienze che la Tuscia offre, il giro in battello sul Lago di Bolsena è sicuramente una delle mie preferite. Mi capita più volte l’anno, soprattutto in primavera, di accompagnare gruppi che si concedono un’escursione lacustre, ma ogni volta per me è come se fosse la prima. Sento che, in mezzo a tutto quel blu, i miei occhi diventano grandi grandi (più di quanto non siano già). Gli imbarchi turistici più gettonati sono da Bolsena e da Capodimonte. Stavolta vi parlo del secondo.
La motonave “Letizia” |
Questo grazioso borgo sul lago, dominato dalla maestosa Rocca Farnese, si raggiunge facilmente e numerosi sono i parcheggi vicino al lungolago. Quasi all’inizio della promenade si trova il porticciolo e, in fondo al molo, sono ormeggiate le imbarcazioni di Stefano, titolare di “Naviga Bolsena”: la motonave Fenice, grande e confortevole che può ospitare comodamente più di 50 persone, e la Letizia, più piccola e graziosa che credo abbia posto per almeno 30 passeggeri. Il costo a persona è di 10€ e l’escursione dura circa un’ora e mezza, circumnavigando l’Isola Martana e l’Isola Bisentina. Mentre si naviga, Stefano, che conosce il lago come le sue tasche, ne racconta ogni aspetto: dalle informazioni tecniche (estensione, circonferenza, diametro, profondità) alla storia dei primi insediamenti e delle due isole, ma anche curiosità e leggende come quella di Amalasunta, figlia di Teodorico e regina dei Goti, barbaramente uccisa dal marito e cugino Teodato. Ne descrive con precisione la flora e la fauna, fa notare i capolavori dell’Isola Bisentina, un tempo dominio farnesiano, opera dei più grandi architetti del ‘500 come il Sangallo il Giovane e il Vignola.
Il molo di Capodimonte |
Ogni tanto la spiegazione s’interrompe per dar spazio alla percezione dei suoni della natura, alle suggestioni, al godimento dei colori e del vento sul viso e nei capelli. Io, per esempio, ogni tanto guardo in su e chiudo gli occhi per sentire il calore del sole mentre le onde mi cullano dolcemente.
Il Lago di Bolsena |
Quando ci si avvicina alle isole, si viene rapiti dalla meraviglia: la natura ha modellato con la roccia del vulcano questi due capolavori partoriti dal lago, che appaiono come due sorelle simili ma dal carattere assai diverso. La Martana sembra più aspra e riservata, di un fascino silenzioso e misterioso, quasi selvaggia. A farle da guardie, stormi di cormorani che ci osservano attenti mentre noi li guardiamo con invidia. Perché noi sulle isole non possiamo andare, sono di proprietà privata.
L’Isola Martana |
E così non possiamo neanche entrare negli edifici favolosi dell’Isola Bisentina, quelli che i Farnese hanno fatto erigere per ricostruire una piccola Gerusalemme. Lei, la sorella bella e austera, regale e ingioiellata con grande eleganza, senza fronzoli e stravaganze. La Bisentina è il mio sogno. Guardo da lontano la chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, la Rocchina e le altre meraviglie che spero di riuscire a visitare un giorno. L’isola, infatti, è stata acquistata dalla Fondazione Luigi Rovati e gli edifici sono attualmente in restauro.
La Rocchina sull’Isola Bisentina |
Stefano qui ferma il battello, concede alcuni minuti per fare un bagno a pochi metri dall’isola, sembra quasi di toccarla. A me viene voglia di accarezzarla. Poi si torna a bordo e si rientra al porto. E saluto così il mio lago, con la bellezza negli occhi. Me la porto a casa.
Per informazioni e prenotazioni, potete contattare il numero: 3387672849 (Stefano) e visitare il sito www.navigabolsena.com
La motonave “Fenice” con contatti per prenotare il vostro giro in battello |